giovedì 22 ottobre 2009
mercoledì 14 ottobre 2009
Poeta
Parlare per gli altri che non hanno voce.
(da una intervista apparsa sulla rivista Lato Selvatico)
Nel prossimo secolo,
o in quello successivo,
dicono,
ci saranno valli, pascoli
in cui ci incontreremo, se ce la facciamo.
Per scalare queste cime,
un parola per te,
per te
e per i tuoi figli:
state assieme,
imparate dai fiori,
siate lievi
(Gary Snyder “for the children”, Turtle Island)
sabato 26 settembre 2009
La Besant e altri proclamarono che Krishnamurti doveva essere il Maestro del Mondo, di cui la Società Teosofica aveva predetto la venuta. Un Maestro del Mondo, secondo varie scritture, si manifesta di tanto in tanto in forma umana per salvare l’umanità.
Per preparare il mondo all’arrivo di questo Maestro, fu fondata
un’organizzazione a livello mondiale che, con il nome di Ordine
della Stella d’Oriente, si formò sotto l’egida della Società Teosofica e il giovane Krishnamurti ne fu messo a capo. Nel 1929, però, Krishnamurti rinunciò al ruolo che gli era stato assegnato e sciolse l’Ordine della Stella che contava migliaia di seguaci, restituendo tutto il denaro e le proprietà che erano state donate per questo lavoro. Da allora, per quasi sessant’anni, fino alla sua morte che avvenne il 17 febbraio 1986, egli viaggiò in tutto il mondo parlando alla gente della necessità di un radicale cambiamento degli esseri umani.
Krishnamurti è considerato in tutto il mondo come uno dei più grandi pensatori e maestri religiosi di tutti i tempi. Egli non teorizzò nessuna filosofia o religione, parlò piuttosto di cose che riguardano tutti noi nella nostra vita quotidiana, dei problemi del vivere in una moderna società con tutta la sua violenza e corruzione, della ricerca individuale di sicurezza e felicità e della necessità per gli esseri umani di liberarsi dal peso interiore della paura, della rabbia, delle offese, del dolore e così via. Egli chiarì con grande precisione il sottile lavorìo della mente umana e sottolineò la necessità che nella nostra vita quotidiana si realizzi una profonda qualità meditativa e religiosa.
Krishnamurti non apparteneva a nessuna religione, setta o nazione e non era schierato con nessuna scuola di pensiero politico o ideologico; sosteneva che proprio questi sono i fattori che dividono gli esseri umani portando conflitto e guerra. Egli ricordava continuamente che siamo tutti esseri umani e non indù, musulmani o cristiani, che non siamo diversi dal resto dell’umanità. Raccomandava di camminare con leggerezza su questa terra, senza distruggere noi stessi e l’ambiente; comunicava a tutti un profondo senso di rispetto per la natura e tutto il creato. I suoi insegnamenti trascendono tutti i limiti creati dall’uomo e dai credi religiosi, dai sentimenti nazionalistici e dalle posizioni settarie e, allo stesso tempo, danno un nuovo significato e una nuova direzione alla ricerca umana della verità o di Dio. I suoi insegnamenti, quindi, non solo si addicono all’epoca moderna ma sono universali e senza tempo.
Krishnamurti non parlava da guru ma da amico e i suoi discorsi e discussioni non erano basati su una conoscenza acquisita dai libri, ma su una profonda visione della mente umana e di ciò che è sacro. Il risultato è che egli comunicava sempre un senso di freschezza e precisione, nonostante il suo messaggio rimanesse immutato negli anni.
Quando si rivolgeva ad un grande pubblico, ciascuno sentiva che Krishnamurti stava parlando a lui personalmente, riferendosi al suo problema particolare. Negli incontri privati era un maestro compassionevole che teneva per mano l’uomo o la donna che andavano da lui pieni di dolore e li aiutava a guarire attraverso la comprensione di se stessi. Studiosi religiosi e “sannyasis” sentirono che le sue parole gettavano una luce nuova sui concetti tradizionali.
Krishnamurti raccolse la sfida di filosofi e scienziati moderni procedendo con loro passo per passo, discutendo le loro teorie e mostrando loro i limiti di quelle teorie. Con i bambini delle scuole da lui fondate era serio ma anche giocoso, risvegliando le loro sensibili menti al vasto
campo della vita.
Krishnamurti ha lasciato una grande quantità di letteratura, in forma di discorsi pubblici, risposte a domande, scritti, discussioni con insegnanti e studenti, con personalità della scienza e della religione, conversazioni private, interviste radiofoniche e televisive, lettere e così via. Molto di questo materiale è stato tradotto in libri e molto altro rimane ancora sotto forma di audio e video. Il modo migliore per capire i suoi insegnamenti è di rivolgersi direttamente a questi piuttosto che affidarsi a commentatori e interpreti.
(Dal sito www.kfoundation.org - pag. who-was-he )
Traduzione a cura del Comitato italiano
per la Fondazione Krishnamurti
o.f.
giovedì 24 settembre 2009
I compiti archetipici del padre
Elevazione: il padre, considerato da sempre colui che mette in movimento il figlio, in realtà è qualcosa di più, perchè, sia a livello psichico che sociale, è la figura che eleva, che trasforma, che fa tendere verso l'alto, verso una dimensione divina e che in qualche modo dovrebbe far trascendere il piano della materia, del conformismo e dell'omologazione.
Separazione: ogni padre dovrebbe infatti inserirsi nella circolarità madre-figlio spezzandone la simbiosi e proponendo da quel momento una direzione allo sviluppo del bambino iniziandone la dura e difficile fase della formazione che implica rinuncia, privazione e perdita parallelamente al consolidamento dell'Io tramite lo sviluppo della fiducia e dell'autostima.
Iniziazione: il compito di iniziatore del padre dovrebbe essere per contralto quello di condurre il figlio attraverso l'organizzazione e la finalizzazione delle sue energie istintuali.
Barry Durdant-Hollamby "Questa volta parliamo di uomini" Terra nuova edizioni
giovedì 17 settembre 2009
Medicina poetica
Ted J. Kaptchuck "Medicina Cinese "
martedì 15 settembre 2009
Lakhovsky chi??
L’OSCILLATORE A LUNGHEZZE D’ONDA MULTIPLE(alimentato con energia orgonica) OLOMOR DATI TECNICI
|
CARATTERISTICHE SETTORI DI UTILIZZO APPLICAZIONI CLINICHE APPLICAZIONI IN CAMPO ESTETICO |
Ma che ci affanniamo a fare??
The CosmicIris
lunedì 14 settembre 2009
Influenza aviaria? Ma de che????
Lettera ai genitori sulla "Nuova Influenza"
Il Dott. Eugenio Serravalle, Specialista in Pediatria Preventiva, scrive una lettera informativa ai genitori sull'influenza A/H1N1, valutando l'utilità o meno di sottoporre i propri figli alla vaccinazione.È importante essere a conoscenza dei dati oggettivi sulla diffusione e presunta gravità e atipicità dell'influenza per poter scegliere in maniera consapevole e responsabile in un contesto - come quello attuale - fortemente condizionato dai mezzi mediatici.
Cari genitori,
ogni giorno parliamo della nuova influenza, e mi chiedete se sia utile e sicuro vaccinare i bambini.
La mia risposta è NO! Un 'no' motivato e ponderato, frutto delle analisi delle conoscenze fornite dalla letteratura medica internazionale. Un 'no' controcorrente perché molti organismi pubblici, alcune società scientifiche e i mezzi di comunicazione trasmettono messaggi differenti:
avranno le loro ragioni.
Influenza stagionale e influenza A/H1N1: alcuni dati a confronto
L'epidemia, iniziata in Messico nel 2009, è di modesta gravità: il virus A/H1N1 si è dimostrato meno aggressivo della comune influenza stagionale. Si manifesta come qualsiasi forma influenzale: febbre, mal di testa, dolori muscolari, nausea, diarrea tosse. Non sarà l'unica patologia che colpirà i bambini in questo inverno, e non sarà facile distinguerla dai circa 500 (tra tipi e sottotipi) virus capaci di infettare i bambini. I test rapidi per identificare il virus dell'influenza A hanno poca sensibilità (dal 10 al 60%). Il test quindi non garantisce con certezza se si tratti di influenza A/H1N1.
Sembra però essere un virus molto contagioso, ed è stato dichiarato lo stato di pandemia. La sola parola-pandemia-fa paura. Ma questa definizione è stata appositamente modificata, facendo scomparire il criterio della gravità, cioè della mortalità che la malattia può provocare. La nuova influenza può colpire più persone, pare, ma provoca meno morti di qualunque altra influenza trascorsa. La mortalità, ossia il numero di persone morte rispetto ai casi segnalati, registrata finora nei paesi dove l'A/H1N1 è circolato ampiamente è dello 0,3% in Europa e dello 0,4% negli USA. In realtà potrebbe essere ancora inferiore. Perché generalmente i casi con sintomi lievi sfuggono alla sorveglianza (e quindi i contagiati possono essere molti di più), ed alcuni decessi possono essere dovuti ad altre cause e non al virus (anche se ad esso viene data la responsabilità).
Non deve meravigliare: purtroppo si può, e si muore, di influenza, se si soffre di una patologia cronica, di una malformazione organica, di una malattia immunitaria, o se si è anziani.
Le cifre variano in base alla fonte dei dati. Per esempio in Gran Bretagna sono stati registrati 30 morti su centomila casi e negli USA solo 302 su un milione di casi. Nell'inverno australe (che coincide con l'estate in Italia) in Argentina sono morte circa 350 persone, in Cile 128 ed in Nuova Zelanda 16. Quasi alla fine dell'inverno australe, sinora nel mondo intero si sono avuti 2501 decessi. Per fare un paragone, si calcola che in Spagna, durante un inverno "normale" i decessi per influenza stagionale sono circa 1500-3000.
La mortalità per influenza A riguarda prevalentemente persone di età minore di 65 anni, in quanto i soggetti di età superiore sembrano avere un certo grado di protezione, a seguito di epidemie passate dovute a virus simili.
Il 90% dei decessi per influenza stagionale riguarda persone sopra i 65 anni di età, l'influenza A colpisce invece prevalentemente persone di età inferiore (solo il 10% dei casi mortali si colloca nella fascia di età sopra i 65 anni). Ma, in numero assoluto, l'influenza A provoca pochi decessi tra i giovani; negli USA ogni anno muoiono per influenza stagionale circa 3600 persone sotto i 65 anni, mentre finora ne sono morte 324 nella stessa fascia di età per influenza A. In Australia ogni anno per l'influenza stagionale muoiono circa 310 persone sotto i di 65 anni. A inverno ormai terminato, ne sono morte 132 per influenza A, di cui circa 119 sotto i 65 anni.
Perchè allora il panico?
Quanto successo nei Paesi dell'Emisfero australe ci rassicura: l'influenza A semplicemente arriva a colpire (leggermente) molte persone. Eppure i mezzi di informazione hanno creato il panico. E' un tipico esempio di "invenzione delle malattie" (disease mongering). Non si tratta della prima volta. Nel 2005 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) aveva previsto fino a sette milioni di morti per l'influenza aviaria. Alla fine i morti furono 262. Si tratto' di un gravissimo errore prognostico?
Secondo una delle maggiori banche di affari del mondo (JP Morgan) l'attuale vendita di farmaci anti-influenzali e di vaccini muoverebbe un giro di oltre 10 miliardi di dollari.
I medicinali funzionano?
Non esiste alcun trattamento preventivo: i farmaci antivirali, Oseltamivir (Tamiflu) e Zanamivir (Relenza), non prevengono la malattia e su individui già ammalati l'azione dimostrata di questi farmaci è di poter accorciare di mezza giornata la durata dei sintomi dell'influenza. Né va dimenticato che gli antivirali possono causare effetti collaterali importanti. Il 18% dei bambini in età scolare del Regno Unito, a cui è stato somministrato l'Oseltamivir contro l'A/H1N1, ha presentato sintomi neuropsichiatrici e il 40% sintomi gastroenterici.
...E i vaccini?
I vaccini contro il nuovo virus A/H1N1 sono ancora in fase di sperimentazione. Nessuno è in grado di sapere se e quanto saranno efficaci e sicuri, ma vengono pubblicizzati, con gran clamore. Basta che il virus cambi (per mutazione, o per riassortimento con altri virus) per rendere inefficace il vaccino già messo a punto. Sulla sicurezza sia l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che l'Agenzia del farmaco europea (EMEA) dichiarano necessaria un'attenta sorveglianza. Alcuni vaccini sono allestiti con tecnologie nuove e saranno testati su poche centinaia di bambini e adulti volontari, e soltanto per pochi giorni.
Il vaccino che meglio conosciamo, quello contro l'influenza stagionale, sappiamo che ha un'efficacia del 33% tra bambini e adolescenti e che è assolutamente inutile nei minori di due anni. Esistono anche dubbi circa la sua efficacia negli adulti e negli anziani.
Non conosciamo la sicurezza del vaccino per l'influenza A, ma ricordiamo che nel 1976 negli USA fu prodotto un vaccino simile, anche allora con una gran fretta per un pericolo di pandemia, ed il risultato fu un'epidemia di reazioni avverse gravi (sindrome di Guillan-Barrè, una malattia neurologica), per cui la campagna di vaccinazione fu subito sospesa. La fretta non è mai utile, tanto più per fermare un'influenza come quella A, la cui mortalità è così bassa. Conviene non ripetere l'errore del 1976.
Un'altra motivazione a favore della vaccinazione è il cercare di ridurre la circolazione del virus A/H1N1 per diminuire le opportunità di ricombinazione con altri sottotipi. Ma attualmente non esistono strumenti o modelli teorici per prevedere una eventuale evoluzione pericolosa del virus. Sul piano teorico, proprio la vaccinazione di massa potrebbe indurre il virus a mutare in una forma più aggressiva.
Come curarsi?
Per curare l'influenza A occorrono: riposo, una buona idratazione, una alimentazione adeguata, una igiene corretta. Non si deve tossire davanti agli altri senza riparare naso e bocca, bisogna evitare di toccarsi il naso, la bocca, gli occhi, facili vie di accesso dei virus, occorre lavarsi le mani spesso ed accuratamente con acqua e sapone. Non è dimostrato che l'uso di mascherine serva a limitare la propagazione dell'epidemia.
Se decidete comunque per la vaccinazione, vi verrà richiesto di firmare il "consenso informato", una informativa sui rischi. Leggetelo bene, prima di decidere, chiedete informazioni scritte sui benefici e i rischi. Chiedete e chiediamo insieme, per tutti i vaccinati, che sia attivato un programma di sorveglianza attivo, capace davvero di registrare e trattare i gravi problemi di salute che possono presentarsi dopo la vaccinazione. Chiedete e chiediamo che si prevedano risorse economiche per l'indennizzo ai danneggiati.
Chiediamo di non speculare sulla salute e sulla paura.
Dott. Eugenio Serravalle,
Specialista in Pediatria Preventiva, Puericultura-Patologia Neonatale
Pisa 6 settembre 2009
Per la stesura della lettera ho utilizzato quanto scritto dal Dr J. Gérvas:
http://www.equipocesca.org/Gripe
https://mail.sns.it/Redirect/www.equipocesca.org/Gripe_A, paciencia y
tranquilidad
http://www.equipocesca.org/wp-content/uploads/2009/08/gripe-a-paciencia-y-
tranquilidad-9.doc
https://mail.sns.it/Redirect/www.equipocesca.org/wp-content/uploads/2009/08
/gripe-a-paciencia-y-tranquilidad-9.doc.
e la Lettera aperta sulla nuova influenza dell'Associazione Culturale Pediatri.
Eugenio Serravalle
autore di Bambini super-vaccinati
aggiornata il 09.09.2009 a cura di Redazione bambinonaturale
sabato 12 settembre 2009
Mandorla Mistica o Vescica Piscis
Nella geometria sacra c'è uno schema che si crea quando si dispongono i centri di due cerchi di raggio uguale uno sulla circonferenza dell'altro.
L'area nella quale si intersecano i due cerchi è chiamata Vesica Piscis o mandorla mistica. Questa figura.. è uno dei rapporti predominanti e più importanti della geometria sacra. Ci sono due misure nella Mandorla Mistica (Vesica Piscis) - una che attraversa il centro in larghezza e l'altra che collega in lunghezza un punto opposto passando sempre attraverso il centro - queste informazioni sono le chiavi per accedere ad una grande conoscenza.
Quello che molti non sanno è che ogni linea dell' albero della vita, sia che abbia 10 o 12 cerchi, corrisponde sia all' altezza che alla larghezza di una mandorla mistica del fiore della vita.
E tutte hanno le proporzioni della Sezione Aurea...Tratto da: "L' antico segreto del Fiore della Vita" di Drunvalo Melchizedek
venerdì 11 settembre 2009
Telescopio Hubble, farfalle, trasformazione
Il telescopio può arrivare ad una risoluzione angolare migliore di 0,1 secondi d'arco. L'HST è così chiamato in onore di Edwin Hubble, astronomo americano. È prevista la sua sostituzione con il Telescopio Spaziale di Nuova Generazione (NGST) nel 2013.
Osservare fuori dall'atmosfera comporta numerosi vantaggi, perché l'atmosfera distorce le immagini e filtra la radiazione elettromagnetica a certe lunghezze d'onda, in particolare nell'ultravioletto.
Il 27 gennaio 2007 il telescopio è entrato in safemode a causa di un guasto. Lo strumento Advanced Camera for Surveys ha smesso di funzionare e i tecnici della NASA hanno disabilitato lo strumento per permettere l'utilizzo degli altri strumenti a bordo del telescopio. L'11 maggio2009 è stato lanciato lo Space Shuttle Atlantis per la quarta ed ultima missione di manutenzione del telescopio, terminata con successo."Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La foto che vedete è l'ultima immagine che il famoso telescopio Hubble è riuscito a catturare nello spazio, bello vero? Bene, qualche giorno fa giunge nel web l'immagine dell'ultimo crop circle trovato........
La farfalla non conta i mesi ma gli attimi ...
fa che la tua vita danzi sui bordi del Tempo come rugiada sulla punta di una foglia!
Tagore
martedì 1 settembre 2009
Sincronicità
È interessante notare come l’immagine simbolica interiore e l’evento esterno possano anche presentarsi lontano nel tempo e nello spazio, distinguendo così tre tipi di sincronicità:
1) La contemporaneità dei due avvenimenti.
2) L’evento esterno si svolge a distanza di spazio dal soggetto e fuori della sua percezione.
3) L’evento esterno si svolge a distanza di tempo dalla corrispondente manifestazione psichica.
Carl Gustav Jung studiò la sincronicità con la collaborazione dello scienziato Wolfgang Pauli, alla ricerca di una spiegazione del significato e del senso della natura psichica dello spazio e del tempo, del “caso” e del cosiddetto “destino”, degli archetipi, dell’inconscio collettivo, dei fenomeni psichici legati alla mantica e alla parapsicologia, della fisica quantistica, e della vita stessa.
Il concetto di sincronicità junghiana rappresenta un tentativo razionale e scientifico di dare una spiegazione non solo alla psicologia e alla psicosomatica, ma anche a tutto ciò che attiene alla metafisica, recuperando antichi pensieri iniziatici e filosofici di origine orientale e occidentale, dai princìpi del Tao e dell’I Ching a quelli dello gnosticismo alessandrino, dal concetto di magia di Alberto Magno a quello di Avicenna, dalla geomanzia di Isidoro di Siviglia e Fludd alle originali intuizioni di Giordano Bruno, Leibniz, Schopenauer, Rhine.
A mio parere, l’ipotesi sincronicistica rappresenta al momento l’unica spiegazione razionale della significatività di molti degli eventi osservati in ambito tarologico e, più in generale, parapsicologico.
Giovanni Pelosini
Incubazione onirica
Tieni presente poi che il sogno si esprime per simboli e non sempre da una risposta letterale alle domande che gli vengono poste ; occorre quindi cercare di capire il suo messaggio prima di ritenere fallito l’esperimento di incubazione.
Il momento più adatto è quello dopo un risveglio, quando hai ancora tempo per dormire e ti senti molto rilassato . Se però vuoi provarlo prima di dormire ti consiglio di rilassarti il più possibile prima di iniziarlo , magari utilizzando il metodo del training alfagenico Quando ti senti rilassato al punto di non avvertire più il tuo corpo fisico , immagina davanti a te una scala colorata che conduce verso il basso, verso il gorgo del sonno. Di a te stesso che ti stai per avvicinare al sonno e ad un sogno consapevole . Cerca di visualizzare i gradini e di sentire la sensazione del tuo corpo che li percorre uno ad uno. Mentre posi il piede sul primo immagina di sentire una voce che dice : "Questo è un sogno, tu stai sognando".
Oppure puoi pronunciare tu le parole, mentalmente , man mano che scendi, ad ogni gradino: l'importante è non pronunciarle meccanicamente o distrattamente, ma consapevoli e attenti al significato della frase. Continua a scendere i gradini e appena ne tocchi uno col piede ripeti la frase ricordando a te stesso che stai entrando nel sonno e in un sogno lucido. Se riesci a mantenere la visualizzazione abbastanza a lungo vedrai che l'immagine della scala ad un certo punto cambierà senza che tu lo voglia : lascia andare l'immagine liberamente, ma continua a ripeterti che stai sognando : è questo il momento in cui stai entrando nel mondo dei sogni e cerca di ricordare il significato delle parole che stai pronunciando da un pò di tempo per rammentare a te stesso che sei in un sogno e sii consapevole di esserlo.
Per esperienza infatti so che la difficoltà principale risiede qui: nel mantenere la mente concentrata e attenta mentre "vai alla deriva" nel sonno e nel sogno. La visualizzazione dovrebbe aiutarti a concentrarti, ma sono soprattutto le parole che dovrebbero aiutarti a conseguire la lucidità . Se sei una persona capace di visualizzare senza difficoltà. ti consiglio una variante dell'esercizio che uso sempre : praticamente mentre scendi i gradini, oltre che pronunciare o sentire la frase "Sto sognando, questo è un sogno" , potresti immaginare di scrivere queste stesse parole su ogni gradino che scendi,magari con colori differenti e brillanti. In questo modo rinforzi grandemente la visualizzazione
Fonte:http://www.sognirisposta.it
martedì 18 agosto 2009
Iridologia e Fiori di Bach
....dobbiamo in seguito sviluppare la nostra individualità e liberarci da ogni influenza da parte del mondo ubbidendo solo alle direttive della nostra Anima indipendentemente dalle circostanze o dagli altri, così da divenire i nostri propri maestri, dirigendo la nostra barca sulle onde agitate della vita senza mai lasciare il timone nè, in nessun momento, la direzione ad altri. Dobbiamo guadagnare la nostra libertà in modo assoluto e completo, in modo che tutto quello che facciamo, ognuna delle nostre azioni, anche ogni nostro pensiero, tragga origine solo da noi stessi, permettendoci così di vivere e di dare liberamente, di nostra iniziativa soltanto.....
Tratto da "Guarire con i fiori" E. Bach Ipsa editore
Vi consiglio in aggiunta il seguente libro: Daniele Lo Rito "Iridologia e Fiori di Bach" Xenia ed.
giovedì 13 agosto 2009
Buongiorno!!
Possa io
non arrecare danno ad alcuno
e lasciare solo musica e bellezza dopo
ogni mia visita
(canto aborigeno australiano)
Il blog è composto di appunti, intuizioni, scopiazzature, interpretazioni legate all' Iridologia. E' completo solo con le vostre osservazioni, critiche, integrazioni e quant' altro vi venga in mente. Vi chiedo solo tre cose: non scrivere volgarità (che fanno male solo a se stessi), di non usare il vostro vero nome ma uno pseudonimo e di non usare il blog per "comunicazioni di servizio". Non sarà un blog a cadenza regolare ma seguirà i miei e i vostri impulsi.
Ringrazio fin d' ora chi vorrà collaborare con le proprie esperienze a questo progetto ed in particolare Elisabetta Conti, amica e maestra, alla quale questo progetto è dedicato.
Buon lavoro a tutti!!