giovedì 24 settembre 2009

I compiti archetipici del padre

....I figli non si ricorderanno se gli cambiavi il pannolone ma si ricorderanno se li aiuterai a vincere le paure, ad accettare il confronto e la lotta.... Tiziano Terzani

Elevazione: il padre, considerato da sempre colui che mette in movimento il figlio, in realtà è qualcosa di più, perchè, sia a livello psichico che sociale, è la figura che eleva, che trasforma, che fa tendere verso l'alto, verso una dimensione divina e che in qualche modo dovrebbe far trascendere il piano della materia, del conformismo e dell'omologazione.

Separazione: ogni padre dovrebbe infatti inserirsi nella circolarità madre-figlio spezzandone la simbiosi e proponendo da quel momento una direzione allo sviluppo del bambino iniziandone la dura e difficile fase della formazione che implica rinuncia, privazione e perdita parallelamente al consolidamento dell'Io tramite lo sviluppo della fiducia e dell'autostima.

Iniziazione: il compito di iniziatore del padre dovrebbe essere per contralto quello di condurre il figlio attraverso l'organizzazione e la finalizzazione delle sue energie istintuali.

Barry Durdant-Hollamby "Questa volta parliamo di uomini" Terra nuova edizioni

1 commento:

  1. Questi giovani prodotto e capro espiatorio di una società ormai profondamente malata, più che colpevoli, sono le vittime del nostro mondo adulto, figlio dell’assenza di comunicazione, della carestia di parole vere, della difficoltà di relazione con l’altro. Figlio di un’ orizzonte culturale…in cui quello che conta è la ricchezza, il potere, l’immagine, l’ apparire, la violenza, la prestazione.
    Il tempo non ha più valore, perché travolti dalla quotidianità, pieni di cose da fare, con agende dense di appuntamenti ma senza riuscire a trovare, a donare, a regalare tempo ai nostri figli.
    Non si trova più il tempo per un pranzo insieme, dove poter parlare, raccontarsi, confidarsi.
    Abbiamo ragazzi che sono esperti in tutto, cognitivamente molto sviluppati, ma che vivono nella profonda solitudine. Il più delle volte è la stessa solitudine che vivono i genitori.
    Come può essere vero che “i giovani sono senza valori” se nessuno trova il gusto e sente il dovere di farglieli sperimentare e scoprire? Se nessuno li aiuta a provare l’esperienza di una condivisione?
    Un uomo senza sogni come fa a diventare uomo?
    I giovani non hanno più desideri veri perché non sono stati abituati a desiderare.
    …….vivono solo il presente, anzi l’immediato, senza un fine, un progetto. La trasgressione è un atto in sé.
    E’ una fase in cui sono concentrati tutti gli snodi più significativi dell’esperienza umana, quelli che si incontrano diluiti nell’arco di una vita: il dramma della scelta, la necessità di cambiare, la paura di farlo.
    Un padre dovrebbe riuscire a regalare il sogno ai propri figli di diventare uomini e donne coscienti.

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